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Lettera di un padre (anziano) al figlio

Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi… abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere… ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare… ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico, ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc;
Quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso… dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico, ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto… non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo.
Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada.
Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te.

Ti amo figlio mio.

anziano padre e figlio

Elena Cortesi premiata Eurostar 2013 Awards Best Social Media Executive

Con piacere comunico questa bella notizia che riguarda una persona conosciuta nel nostro mondo dei motori (Ford).
Lì’italiana Elena Cortesi è stata premiata agli Eurostar Awards, Best Social Media Executive, attribuiti ogni anno dal magazine Automotive News Europe. 

Chi è Elena Cortesi? E’ Direttore Earned e Social Media di Ford Europa ed ha costruito la strategia digitale di Ford Europa sui social media migliorando la visibilità dell’Ovale Blu su Facebook, Twitter e Google Plus, incrementando il budget dedicato all’innovazione digitale e stabilendo un nuovo punto di riferimento nel mondo europeo dell’auto.
Gli Eurostar Awards vengono attribuiti ogni anno dal magazine internazionale Automotive News Europe ai migliori executive europei del mondo dell’auto, che si sono distinti per i risultati ottenuti nel proprio settore, andando oltre le aspettative e affrontando con successo le sfide del mondo dell’auto.

Elena Cortesi in precedenza, ha ricoperto il ruolo di Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Ford Italia.
L’elenco degli altri vincitori del premio Eurostar Award include, tra gli altri, il CEO di FiatChrysler Sergio Marchionne, il CEO di Audi Rupert Stadler, il Presidente di Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, il designer BMW Karim Habib e il Vice Presidente Sviluppo Veicoli Compatti di Mercedes, Joerg Prigi.

Elena Cortesi Ford


Differenza tra tag e categorie

Spesso noto che c’è confusione tra TAG e CATEGORIE nei diversi blog che forniscono la possibilità di utilizzare questi strumenti. Sono tanti come per esempio, wordpress, drupal, movable type ed altri.

La spiegazione migliore che ho trovato è quella di Giovanni Giorgi in rete che qui riassumo.

COSA SONO LE CATEGORIE – Le categorie sono classificazioni per argomento a livello generale. In Drupal le categorie sono chiamate “Tassonomie” e possono essere gerarchiche. In Drupal è possibile associare più tassonomie ad un contenuto (per es alla pagina del sito).

In situazioni normali una sola classificazione è più che sufficiente: difatti WordPress ha un solo insieme di categorie, e questo è possibile se si consente di strutturare la categoria in modo gerarchico e si consente ad un contenuto di apparire in più di una categoria.

REGOLE DA SEGUIRE:
– Tenere il numero di categorie basso.
– Individuare massimo una decina di categorie e poi scendete lentamente verso cinque-sei.
– Ridurre il numero di categorie primarie impostandole gerarchicamente, in modo da individuare poi delle sottocategorie.

COSA SONO I TAG – I tag sono etichette specifiche. I tag sono parole chiave che hanno la funzione di aggregare contenuti. Storicamente sono nati perché i software di blogging (come WordPress o Drupal) sono in grado di creare elenchi di articoli con una particolare keyword: questa classificazione granulare è usata dai motori di ricerca per migliorare i loro risultati.

ESEMPIO UTILIZZO TAG – Ecco come funziona: supponete di avere un articolo con i due tag “pizza” e “margherita”. Quando Google indicizza un sito, trova due pagine, una con il titolo “Archivio tag pizza” e uno con “Archivio tag margherita”. Google osserva che entrambi gli archivi puntano al vostro articolo e ne dedurrà che c’è attinenza tra le due parole e il vostro articolo.

Una ricerca su google di “pizza margherita” vi darà delle chanche di apparire sulla prima pagina del motore di ricerca.

Più i tag sono specifici, più gli algoritmi di raffinamento del motore di ricerca vi spingeranno in su nella classifica.

tag simbolo grafico logo



I tag sono quindi indicazione di tipo semantico. Per cui la regola con i tag è

Utilizza sempre parole molto specifiche per marcare (“taggare”) un contenuto.

Esempio – Se il sito è un portale di “notizie allora “News” è una categoria, “Motori” una sottocategoria e “Formula 1″ è un tag.

Ma se il vostro sito parla solo di SPORT MOTORI “Formula 1” e “DTM” sono categorie, e “Monza” potrebbe essere un tag.

COME MIGRARE un TAG in una CATEGORIA – A seconda del contesto, ad un certo punto avrete dei tag che sono usati molto. Tali tag diventano quindi meno specifici nel contesto dei contenuti in esame. E’ quindi il momento di trasformarli in categorie. Allo stesso modo, se una categoria conta pochi elementi (per esempio meno del 10% dei contenuti del sito) è un ottimo candidato per essere trasformato in un tag.

WordPress contiene delle utility per trasformare un tag in una categoria e viceversa.

Guarda il video che spiega anche la differenza tra Categorie e Tag di Cecilia Sardeo e tutto sui contenuti duplicati.

 

Tuning, hacking ed open source: la soluzione anticrisi

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C’è carenza di idee, energie e uomini in questo paese stanco, ripiegato su stesso, che non riesce ad alzarsi per uscire da questa crisi. Come venirne fuori? Per esempio con le liberalizzazioni e l’abbattimento della burocrazia. Bisogna puntare soprattutto sulla riduzione dei costi, in primis quello della benzina, dei bolli, assicurazioni e balzelli vari che stanno svuotando le tasche degli italiani, senza aumentare il gettito perché calano i consumi.
Sembrano banalità sentite e risentite, ma che nessuno mette in atto o non riesce ad applicare. Ma oltre a ciò si può fare di più? Come svoltare? Quale può essere una soluzione anticrisi? 
Eccola: liberalizzando l’elaborazione e la personalizzazione dell’auto.
E’ quello che già avviene in ambito informatico attraverso il fenomeno dell’hacking “hardware” e software, attività volte ad incrementare le prestazioni e alla rimozione di limiti di funzionamento imposti dai produttori; partendo dall‘open source è possibile personalizzare ed “alterare” liberamente qualsiasi programma esistente, aggiungendo nuove funzionalità. Sono nate aziende che traggono profitto da questo, e danno lavoro a tante persone.
“Hacking” è anche business come testimoniano Bill Gates e Steve Jobs che partendo da una base di programmi disponibili nel mondo open source li hanno “elaborati”, sviluppandoli e traendone grandi vantaggi economici con tanto lavoro messo in campo. Perché non applicarlo come ricetta per questa crisi?
Last minute: sembra che il Governo abbia approvato un’istanza proposta da Confindustria ANCMA e relativa alla modifica del Codice della Strada: riguarda l’inserimento della misura di semplificazione per le operazioni di modifica delle caratteristiche costruttive dei veicoli. Questa scelta consentirà di snellire le procedure con un risparmio in termini di tempo e costi per gli utenti finali e uno sgravio del carico di lavoro per la 

Dipendenza da internet e telefonino

Basta guardare questo video per riflettere e rendersi conto come è cambiata la nostra vita perennemente collegata al web con la nuova generazione di telefonini smartphone con una uso sfrenato dal collegamento internet. 
In ogni momento siamo in contatto con tutto e tutti, con questa nuova tecnologia che ci porta sul palmo della mano le amicizie di Facebook e di altri social network con una istantaneità impressionante.  Per alcuni versi siamo schiavi di Internet.

Dice Renzo Como del Corriere: “È una sirena irresistibile Internet, una sirena che prima incuriosisce, poi affascina, infine cattura fino a rendere schiavi. Resistere è possibile solo rinunciandovi in partenza per Read more

Maledetto IMPORT! (Bilancia Commerciale sbilanciata)

import-and-export-bilancia commerciale

Maledetto import mi verrebbe da dire. In Italia c’è crisi da diversi anni e non si interviene in maniera pesante e strutturale per risolvere il problema: forse anche per impotenza di chi è al governo, imbrigliato tra lobby, interessi e mille teste da mettere d’accordo. Le cause sono tante, spesso anche collegate. Sicuramente non è facile. Visto che tanti parlano ed ognuno profana la sua teoria, anche io provo a dire la mia.
Non sono un economista ma un ingegnere «attento» a numeri ed altro.
Ho un chiodo fisso: secondo me questa crisi è anche dovuta all’esportazione della «valuta» attraverso l‘elevato import/acquisto di materiali e beni prevalentemente dall’estero. Ma non solo. Quanti sono i soldi inviati all’estero attraverso i money transfer da stranieri come filippini, rumeni, albanesi, ecc, lavoratori in Italia e che poi spediscono costantemente il denaro ai familiari nei paesi d’origine?
Acquistiamo tanti beni provenienti dall’estero, dai mercati orientali, cinese, ecc.  Della “valuta” spesa per questi acquisti da noi può restare solo una percentuale (variabile da un 30/40% max medio) data solo dal “ricarico” dalla filiera della distribuzione.
E’ risaputo. I beni prodotti all’estero costano meno. Come fai a combattere contro la concorrenza straniera in fatto di produzione per evitare l’import?
Noi mandiamo all’estero i nostri euro e ci ritroviamo qui pezzi di ferro (automobili) ed oggetti da buttare al termine del loro ciclo di vita. Noi restiamo con le tasche svuotate ed i nostri euro da altre parti del mondo dove qualcun altro se li gode fuori dall’italia e dell’europa.
Lo scorso anno (2012) l’istat aveva annunciato che la bilancia commerciale era tornata in positivo, con un avanzo di 2 miliardi di euro, grazie a un aumento delle esportazioni e alla congiunta riduzione delle importazioni.
Ma basta guardare cosa è successo in questo grafico negli anni dal 2005 al 2011 che rappresenta il saldo export/import dove l’import ha prevalso nettamente a sfavore di un export fortemente ridotto.

bilancia commerciale import export

L’unica strada per rimanere competitivi nel mercato e conservare/aumentare i margini di profitto è contenere i costi di produzione, manodopera compresa. Come fai a combattere con il basso costo della manodopera cinese, dei paesi emergenti e di quelli dell’est?

La soluzione? Un «dazio» italiano o meglio europeo?

IMPORT-export

Come risparmiare carburante

BENZINA: ANCORA RIALZI, IN ATTESA MAXI-SCONTI WEEK-END

COME RISPARMIARE CARBURANTE? Ci sono semplice regole da seguire per consumare meno carburante quando si utilizza l’auto, che sia esso benzina, diesel, gpl o metano. Possiamo riassumerli in alcuni punti.

– Accelerare con gradualità. La fretta non gioca a favore del risparmio. Quindi armatevi di santa pazienza.
– Tenere il regime del motore più basso possibile e passare alla marcia superiore.
– La velocità deve essere moderata e il più possibile uniforme; in autostrada andare a 110-120 km/h. A 100 km/h si risparmia ancora di più.
– Guidare in modo attento e morbido, evitando frenate brusche e cambi di marcia inutili; anche le accelerazioni devono essere più dolci possibili, scordatevi di schiacciare tutto il pedale in questi casi.
– Rallentare gradualmente rilasciando l’acceleratore con la marcia innestata; la centralina in questo caso taglia completamente l’afflusso di carburante ed in certi casi il risparmio è maggiore rispetto al mettere a folle.
– Spegnere il motore quando si può, ma solo a veicolo fermo;
– La pressione di gonfiaggio dei pneumatici deve essere controllata e messa nei valori raccomandati.
– Eliminare appendici inutili come portasci o portapacchi quando non si usano.
– Eliminare pesi inutili e portare nel bagagliaio soltanto gli oggetti indispensabili.
– Usare i dispositivi elettrici solo per il tempo necessario;
– Il climatizzatore assorbe molta energia. Il condizionatore fa salire i consumi, anche del 25% in certe condizioni: se il clima lo consente, è meglio aprire i finestrini o l’aerazione interna. Insomma cercare di limitarne l’uso quando se ne può fare a meno.
– Usare gli pneumatici invernali solo nella stagione fredda, perché fanno salire il consumo e producono più rumore.
– Utilizzare l’indicatore di consumo medio e quello di consumo istantaneo. Guardando in tempo reale il consumo indicato km/l o litri/100 km mentre si guida, aiuta a capire quale è la condotta di guida più premiante.

Buona guida, la verifica al prossimo rabbocco!

Apple frenata vendite iPad

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Arrivano ufficialmente dalla casa di Cupertino Apple i risultati del terzo trimestre fiscale (aprile-giugno) che registrano una tripla battuta d’arresto nelle vendite:  tablet iPad in calo del 14%, ma scendono anche le vendite degli iPod con un -32% (su base annua) e dei sistemi Mac (-5%).  Non va male però l’iPhone5 le cui vendite registrano un +20%.
E’ evidente il calo l’interesse verso questa tipologia di prodotti che sta venendo meno. La causa sicuramente è il successo di mercato di soluzioni più competitive basate su OS Android che offrono anche prestazioni eccellenti.

APPLE DATI FATTURATO – Il fatturato totale di Apple del trimestre è stato di 35,3 miliardi di dollari, i profitti di 6,9 miliardi e il margine lordo e del 36,9%. Si tratta di un calo di poco meno del 20%, già ampiamente previsto dall’azienda, rispetto ai 35 miliardi di fatturato, gli 8,8 di profitti e il 42% di margine del precedente periodo di riferimento. Il terzo trimestre fiscale si riferisce al periodo aprile/giugno.

Prodotto
APPLE

Terzo
Trimestre
2013
Terzo
Trimestre
2012
variazione
iPhone 31,2 milioni 26 milioni +20%
iPad 14,6 milioni 17 milioni -14%
Mac 3,8 milioni 4 milioni -5%
iPod 4,6 milioni 6,8 milioni -32%

Leggi anche: DIGITALE vs CARTA link qui

Sbarco sulla luna?

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Il 20 luglio dell’anno 1969, avvenne lo sbarco sulla luna dell’uomo: «Ha toccato!» fù l’annuncio del conduttore televisivo Tito Stagno ai telespettatori. L’Apollo 11 aveva toccato il suolo lunare alle 22,17, ora italiana.

Sullo schermo passavano le immagini dell’astronauta Neil Armstrong, Read more

Italia in crisi: numeri

mario-draghi

Numeri dall’Italia in crisi che girano in rete e che riporto a conoscenza di tutti.

Debito pubblico: record a 2.074 miliardi, veleggiamo verso il 130% del Pil;
– Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6mila miliardi;
– Pil: atteso un altro -2% quest’anno. Si aggiunge al -2,4 del 2012;
– Rapporto deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%;
– Prestiti delle banche alle imprese: -5% su base annua nei mesi da marzo a maggio. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;
– Sofferenze bancarie: a maggio sono salite del 22,4% annuo a 135,5 miliardi;
– Base produttiva: eroso circa il 20% dall’inizio della crisi;
– Ricchezza: bruciati circa 12 punti di Pil dall’inizio della crisi. 200 miliardi circa;
– Entrate tributarie: a maggio -0,7 miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei primi 5 mesi del 2013 il calo è dello 0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012;
– Gettito Iva: -6,8% nei primi 5 mesi del 2013, un vero disastro;
– Potere d’acquisto delle famiglie: -94 miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;
– Disoccupazione: sfondata quota 12,2%, dato peggiore dal 1977;
– Disoccupazione giovanile: oltre il 38%;
– Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, totalmente inattivi;
– Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);
– Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione.