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Tuning, hacking ed open source: la soluzione anticrisi

goodwood6

C’è carenza di idee, energie e uomini in questo paese stanco, ripiegato su stesso, che non riesce ad alzarsi per uscire da questa crisi. Come venirne fuori? Per esempio con le liberalizzazioni e l’abbattimento della burocrazia. Bisogna puntare soprattutto sulla riduzione dei costi, in primis quello della benzina, dei bolli, assicurazioni e balzelli vari che stanno svuotando le tasche degli italiani, senza aumentare il gettito perché calano i consumi.
Sembrano banalità sentite e risentite, ma che nessuno mette in atto o non riesce ad applicare. Ma oltre a ciò si può fare di più? Come svoltare? Quale può essere una soluzione anticrisi? 
Eccola: liberalizzando l’elaborazione e la personalizzazione dell’auto.
E’ quello che già avviene in ambito informatico attraverso il fenomeno dell’hacking “hardware” e software, attività volte ad incrementare le prestazioni e alla rimozione di limiti di funzionamento imposti dai produttori; partendo dall‘open source è possibile personalizzare ed “alterare” liberamente qualsiasi programma esistente, aggiungendo nuove funzionalità. Sono nate aziende che traggono profitto da questo, e danno lavoro a tante persone.
“Hacking” è anche business come testimoniano Bill Gates e Steve Jobs che partendo da una base di programmi disponibili nel mondo open source li hanno “elaborati”, sviluppandoli e traendone grandi vantaggi economici con tanto lavoro messo in campo. Perché non applicarlo come ricetta per questa crisi?
Last minute: sembra che il Governo abbia approvato un’istanza proposta da Confindustria ANCMA e relativa alla modifica del Codice della Strada: riguarda l’inserimento della misura di semplificazione per le operazioni di modifica delle caratteristiche costruttive dei veicoli. Questa scelta consentirà di snellire le procedure con un risparmio in termini di tempo e costi per gli utenti finali e uno sgravio del carico di lavoro per la